Dell’ex premier Matteo Renzi amici e nemici hanno sempre detto – soprattutto quando non sapevano che altri complimenti rovesciare o quando volevano addolcire critiche – che era uno straordinario comunicatore. Forse un entusiasmo sopra le righe, giacché proprio lui ammette di aver compiuto errori nella comunicazione e annuncia: troppo “io”, passeremo al “noi”.
A parte che già altri passarono al “noi” nei vent’anni tra le due guerre e non portò bene, le persone vicine al segretario Pd dovrebbe suggerirgli che il cuore della questione non è quel che si proclama e nemmeno – seppur abbia un peso – come lo si proclama