Sanremo, siate lievi con Tenco

Il festival di Sanremo deve quest’anno rivelare se stesso nel confronto con un anniversario ghiotto e avvelenato per il cinismo dello spettacolo: il suicidio di Luigi Tenco. Nato per le canzoni, Sanremo è divenuto via via un appuntamento tv che deve sorprendere e far parlare di sé, ma anche specchio della società e suo tiro al bersaglio, facile e spesso sprezzante. Come si comporterà con una tragedia umana – individuale e condivisa -che si porta dentro da cinquant’anni, da quando Tenco si uccise nella camera d’albergo? Il silenzio è impossibile, ogni parola di troppo è la sconfitta di chi la pronuncia.

In Ciao Amore Ciao Tenco cantava “il

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Alfonsina Strada, il vento e l’anima

Stia attento chi s’avventura per sterrati di campagna: potrebbe piombargli addosso Alfonsina Strada, classe 1891, professione ciclista. L’hanno riportata a correre le straordinarie pagine di Più veloce del vento (El-Einaudi Ragazzi, seconda edizione) di Tommaso Percivale.

L’hanno davvero restituita al sellino perché un conto è attingere agli archivi e raccontare un personaggio, altro conto è prenderlo per mano, accompagnarlo nel domani, metterlo a suo agio ricomponendo asperità e disfide della sua epoca, fargli rivivere la sua epopea con nuovi spettatori complici. Romanziere che scrive per i ragazzi (senza far di loro una categoria di lettori a sé), autore di Ribelli

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