Quello uguale a Salvini a destra nella foto, che guarda il sole davanti a un crocefisso, è un rom alla festa in Camargue. Quello nell’altra immagine è Salvini vero, un po’ incazzato.
Questa somiglianza pone un quesito. Sotto elezioni Salvini precede con entusiasmo i collaboratori in un giro porta a porta per esprimere solidarietà a un popolo asserragliato e chiedere il voto. E’ l’imbrunire, si accosta a un cancello, ha in mano (come tutti i politici) un telefono cellulare. Un piccolo imprenditore, ossessionato dal clima di insicurezza e paura, imbraccia il fucile caricato a sale e spara. Dirà poi al magistrato: “Mi è sembrato un rom con una pistola