Questo è un reportage scritto da Lampedusa qualche anno fa. La “pacchia” delle donne migranti. Molto è cambiato. In peggio.
“Vachina, giura”. “Giuro Amina”. “Giura che porterai il bambino”. “Te lo giuro”. E Amina sale sul gommone che dalla Libia la offrirà a Lampedusa, senza il piccolo. E qui, su una motovedetta, appena dissetata, ai finanzieri già parla di lui: “E’ la mia vita”. Poi al molo, sdraiata sulla barella, racconta ancora l’amore totale per quella creatura. Nata dopo stupri e altri stupri di mercanti di carne e divertita soldataglia libica. Eccoli i cosiddetti “sbarchi” che tanto