Ircc Candiolo. E tutto il mondo fuori

Un quarto d’ora in una sala d’aspetto a Candiolo. Un quarto d’ora davanti a una porta nell’Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro, dove si va a misurare la minaccia, l’esistenza, la pericolosità d’un nemico. E, proprio lì, dove tanti immaginano passaggi soltanto di malinconia e tristezza, in un quarto d’ora ti rinfreschi anche dalla palude di schifo e pessimismo per una società che pare, lei sì, inguaribile d’una malattia morale degenrativa.

Breve cronaca di una mattina dentro e fuori Candiolo. Le rassegne stampa – non per loro colpa – riversano una becera campagna elettorale, baby gang, memoria della tragedia evitabile

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L’indovino predisse l’Italia del 2018

Un indovino quarant’anni fa scrisse un ritratto dell’Italia che fra due mesi andrà alle urne. Sembra aver letto i giornali a cavallo del Capodanno e sulla loro base commentare Giustizia e Sicurezza, Disoccupazione e Ambiente, Tasse e Pensioni, Leggi non fatte e Furbetti.

E’ gioco facile quello d’un nuovo Nostradamus, ma serve per sorridere su una cupa verità: tutto immutato, e quel che è mutato è quasi sempre mutato in peggio. I brani che seguono sono tratti da un libro (Incontro a Torino, L’Arciere editore) che raccoglie gli editoriali letti alla Rai nel 1978-1979 da Franco Piccinelli. Nato a Neive nel 1923 e morto ad Alba nel 2014, Piccinelli

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