Sparano tutti: tv, social e candidati

Sparano tutti. Lo scellerato cecchino di Macerata con proiettili veri, altri con l’uso cinico e crudele dei media. Quel delirio di condanne da strada è con ogni probabilità il torcersi di un fragile nel terrore, che di terrore si abbevera a trasmissioni televisive, sui social, ai comizi. Ma l’odio dell’altro come autodifesa è ovunque.

Per alcuni – non considerando il cervello l’arma più potente – la fiducia in sé comincia quando si ha una pistola in mano. E, armati, ci si muove sull’onda di spintoni non percepiti come tali: gli spintoni sono i colpi di fucile continui di chi non sa come dare dignità alla propria vita e colma il vuoto

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Stalking, ius soli e la politica evaporata

Incaricano qualcuno di scrivere una legge contro lo stalking, la votano e soltanto dopo una sentenza che la applica si accorgono d’aver stabilito che basta pagare qualche soldo per cancellare il reato e soffiar tutto in una bolla di sapone, lasciando in anime e corpi offesi, con la sofferenza, anche l’umiliazione.

Giurano che lo ius soli non è un’opzione ma un atto di civiltà. Poi qualcuno guarda avanti, al voto che s’avvicina, e si sfila, gli altri si contano e scoprono di non avere i numeri. Ha detto Alfano in sintesi: è un principio irrinunciabile, ma rinviamo perché votarlo ora può far vincere gli avversari, quindi lo voteremo dopo le elezioni. Tanto

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