Care vittime di delitti, cari parenti di quelle vittime, vi scrivo con tristezza in giorni di campagna elettorale.
Come sapete esistono fra i pretendenti alle poltrone soggetti che si sono sempre detti dalla vostra parte e con voi invocavano una Giustizia implacabile ed esemplare. Ora hanno d’un tratto deciso di abbandonarvi a pianti solitari e senza consolazione: se Parigi val bene una Messa, un posto al governo vale il dolore senza risposta delle vittime di reati.
Sapete che esistono forze politiche che da sempre cercano di delegittimare la magistratura e ridurne il potere in quanto pericolosa perché infila occhi e orecchie nei loro affari. Per voi invece, con le forze dell’ordine