Dopo la provocazione Sicilia, un test per i candidati, sono giunti garbati rimproveri su due punti: pretendere cultura letteraria da parte degli uomini politici e aver trascurato alcuni nomi fra quelli suggeriti per saggiare i futuri amministratori.
Da Messina Luisa Vitale scrive: “Non è detto che per ridurre i 24 mila forestali sia necessario conoscere la letteratura del luogo, così come non è detto che un esperto di narrativa o poesia sappia mettere le mani su un bilancio disastroso”. Da Milano Filippo Bruno fa notare: “A parte la totale assenza dell’Arte (uno per tutti Renato Guttuso), colpisce la dimenticanza di un nome e di un’opera