Fascisti mascherati sotto la sede di Repubblica. Neonazisti che irrompono con un balordo comunicato nella sede di Como Senza Frontiere. Il palcoscenico che cercavano era più ampio d’una strada o una stanza e l’hanno ottenuto: telegiornali e Internet. La prima tragedia è l’arroganza dell’estremismo bieco, la seconda è la possibilità di dilagare ovunque e mettersi in mostra, la terza è il gigantesco stagno di vuoto intellettuale, rancore generale, paura dei più deboli nel quale sguazzano e pescano.
Le teste rasate che leggono il foglietto e quelle coperte che lanciano fumogeni non agiscono su un obiettivo limitato, vogliono far deflagrare le loro “imprese”