Tg, uno a caso, del 24 maggio 2017. In pochi minuti una “spietata esecuzione” e due “brutali aggressioni”. Cambiando canale, una “violenta aggressione” e un “efferato delitto”. L’ “inaudita violenza” è un refrain.
Al di là del fatto che non spietata potrebbe essere soltanto un’eutanasia (comunque non esecuzione) e che è difficile compiere a carezze un pestaggio, al di là insomma dell’ovvietà, diventano stucchevoli la ripetizione e la scarsa fantasia dei rafforzativi. I quali, anzi, finiscono per togliere potenza alla notizia, rendendola di routine. Diverso sarebbe: tempestato di pugni fino a ridurlo in coma.
Eppure