Lansdale, lo zio di Pinocchio

Se Collodi è il papà di Pinocchio, Joe R. Lansdale forse è lo zio. Nel bel romanzo western Paradise Sky il burattino ispira un soprannome fra i pistoleri, nell’America dell’800, prima ancora che Geppetto abbia finito di dargli forma.

Il protagonista del romanzo, Nat Love, incontra un ragazzino di 15-16 anni – straccione, sfruttato e in attesa di riscatto – più o meno nei giorni della morte di Custer a Little Bighorn (25 giugno 1876). Purtroppo il giovanetto, dopo il battesimo dell’alcol in un saloon, prende una pessima strada e finisce ricercato con la banda di criminali alla quale si è unito e della quale fa parte un tale soprannominato Pinocchio

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La tentazione del cafone

Un sottile e perfido contagio scivola dal cafone ai suoi censori. Disprezziamo o sfottiamo gli altri e poi li inseguiamo. Su Radio2, nella trasmissione KGG, si passavano in rassegna, con l’aiuto degli ascoltatori, le volgarità varie che inquinano l’estate. Una sacrosanta bastonata è caduta sugli sciagurati che in spiaggia a voce alta elencano nel telefonino i loro impegni, così da far notare quanto importante sia la loro esistenza.

Cazziatone giusto e sacrosanto. Ma, appena finito, la conduttrice si è lanciata a citare una notizia pescata in rete. Era sufficiente dire: “Ho trovato in Internet questa cosa”. Già, ma così siamo capaci tutti. Allora, vuoi perché affascinata

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