“Voglia di non essere ancora morto” è un verso del poeta Giancarlo Majorino Lo evoca alla memoria – per rivalsa, per sfida, per istintivo abbraccio – la frase che chiude il primo capitolo d’un libro, Il lottatore (Golem edizioni) di Guido Nasi: “La paura della morte: che stupido. Ora non vedo l’ora”.
Con queste parole Nasi stordisce i lettori e li fa risvegliare, com’è accaduto a lui, in un corpo quasi del tutto immobile, muto, ma con una mente lucida, ora prostrata ora ribelle. Scandendo i pensieri col battito d’una mano sul computer, ci racconta di se stesso e ci racconta di noi – impreparati, sfuggenti, pietosi, confusi –