In volo radente su lampi di vita

In volo su scorci del mondo e guizzi di vita, ora scolpiti e ora sfuggenti. Immaginatevi sulla poltroncina di un aereo che a bassissima quota, senza una rotta, gira intorno alla Terra. Vedete laggiù un puntino minuscolo, il pilota scende ancora e rallenta, il puntino si dilata, cresce, diviene una persona su un  palcoscenico di case, strade, mari. E’ Brasile? sì, è senza dubbio Brasile. L’aereo si rialza, vira, prosegue e di nuovo s’abbassa su altri puntini che si animano: in Germania e poi in Grecia, in Portogallo, in America, in Norvegia, in Italia.

Fulminante come visioni in un oblò, profondo come i segreti dell’animo umano, è straordinario questo Giramondo

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L’isola dolente del figlio rinnegato

L’isola è  emblema e sensazione d’abbandono e solitudine, approdo del fuggiasco e rifugio del reietto. Ed è nell’isola di Giava che matura e sfiorisce una costola di Hegel, ammirato filosofo e imperfetto padre.

Impastando con straordinaria lievità biografia reale e costruzione fantastica, uno splendido romanzo – La notte negli occhi (Lindau) – scava nell’angolo più privato dell’illustre professore, ne afferra i segreti e li  porge come se filmasse il solitario vagare di anime perse nel caos del mondo. L’autore, Francesco Baucia, ha il gusto, senza saccenteria, di trasformare in alta narrativa lembi di vita dei grandi: l’aveva

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