Siamo assuefatti alla corruzione come a un cronico raffreddore della società. Del topo d’alloggio, dello scippatore, del piccolo truffatore sentiamo concreti danno e pericolosità, la corruzione ci appare vaga, lontana, senza vittima riconoscibile, ci indigna ma non pare colpirci personalmente.
Ad essa invece ciascuno di noi consegna parte delle sue tasse, è anche a causa sua se imprese chiudono e nuovi disoccupati annaspano, se l’ambulanza non arriva o non sa dove approdare. Del ladro possiamo non essere vittime mai, oppure più d’una volta, del saccheggio di denaro pubblico lo siamo ogni giorno, ciascuno per la sua parte.
Si acquista consapevolezza leggendo Il