Levi, Brecht e la madre del Mostro

Bertold Brecht: “La matrice che ha partorito questo mostro è ancora feconda”. Lo cita Primo Levi nella prefazione che scrisse per Se questo è un uomo stampato nel 1972 da Einaudi nelle “Letture per la Scuola Media”. Avvertiva i ragazzi: “Libri come questo, oggi, non possono più essere letti con la serenità con cui si studiano le testimonianze della storia passata”.

Primo Levi percepiva la realtà delle parole di Brecht. Ammoniva nella poesia d’apertura “Meditate che questo è stato: / Vi comando queste parole”. Era sopravvissuto ad Auschwitz perché “il governo tedesco, data la crescente scarsità di manodopera, aveva stabilito

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Il destino in una mano, nell’altra la vita

“In genere il destino si apposta dietro l’angolo, come un borsaiolo, una prostituta o un venditore di biglietti della lotteria. Ma non fa mai visite a domicilio. Bisogna andare a cercarlo”, ha scritto Carlos Ruiz Zafòn in L’ombra del vento. O forse prepariamo noi la strada ai suoi artigli?

Una vita sul crinale adesca la propria sorte in Il destino dell’avvoltoio (Edizioni del Capricorno) di Giorgio Ballario, romanzo già diffuso in anteprima con La Stampa e da oggi in libreria. Un noir dove la corsa degli eventi, l’intrico di cinismo e cuore ritrovato si dibattono in meandri e ombre impietose.

Fabio Montrucchio è un avvocato ai margini della professione

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