Lucio Dalla, il mondo visto dall’alto

Di Lucio Dalla non si celebra un anniversario. Sarebbe come prendere i versi di Canzone – “va per le strade tra la gente / diglielo veramente” – e chiuderli fra mattoni. Si coglie una data per cantare insieme un po’ più forte, ma non troppo per non urtare quella sua educazione, quel sorriso mai sprecato, l’attenzione profonda e vera.

Per parlare dell’artista c’è abbondanza di critici musicali così come di appassionati del suo lavoro. C’erano anche quando Torino organizzò, sull’onda di quello del Libro, il primo Salone della Musica. Agli specialisti spettava raccontarlo, altri cronisti erano viandanti sfaccendati

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Messe nere e killer, dolce è la follia

Il killer è appostato sul cavalcavia d’una Torino zittita dalla neve. Sbaglia il primo colpo. Finisce comunque il lavoro e, per altrui errore, scampa al destino che gli hanno preparato. Diviene preda e predatore in una scacchiera di piccola malavita e più potenti disegni, borghesia e messe nere, sorprese erotiche e candore della follia, truffe, violenze private, orrori familiari e indagini di poliziotti sbuffanti e acuti.

Ci sono ambizione, curiosità, approfondimento e una materia varia e corposa nell’inusuale, bel noir di Ivano Barbiero, Il guardiano dei Cavalieri (Fratelli Frilli Editori), “storia esoterica degli Anni ’60” che possiamo anche

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