“Tempesta prolungata” avrebbe segnalato, se fosse esistito, il meteo criminale di fine Anni ’80 e inizio ’90 a Taranto. In una città che cresceva orgogliosa e sventurata quale tempio della siderurgia, fiera di diventare il polo industriale del Sud, le ambizioni di potere del malaffare scatenarono una faida che lasciò a terra più di 160 cadaveri.
Su un fronte Antonio Modeo, detto il Messicano per una giovanile comparsata in un western di Sergio Leone, sull’altro i suoi fratelli, stretti nei limiti posti da regole se non etiche almeno di opportunità. Fra strette di mano con Raffaele Cutolo, legami con la ‘ndrangheta, alleanze fra clan, approcci con