Le parole emigrante e anarchico in tutti evocano Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, mandati innocenti alla sedia elettrica negli Stati Uniti del 1927. Altri emigranti e altri anarchici, con sorti diverse, dormono negli archivi di un’Italia che ignora o cancella la sua storia.
C’è chi per fortuna non considera gli archivi polverose tombe bensì sorgenti da scoprire . All’Israt (Istituto per la Storia della Resistenza di Asti) hanno scavato due giovani studiosi, Stefano Brezzo e Werther Spessa. Indagando su antifascisti e sovversivi astigiani si sono imbattuti nella foto di un uomo un po’ calvo, alle prese con un microscopio, con un sorriso ermetico. Hanno