“Signore, non ho la forza di ubbidire, di rinunciare, di stare qui con le consorelle, di fare cose che vanno oltre il buon senso”. Si può essere soffocati dall’istituzione, dalla gerarchia, senza rinnegare Dio, cercandolo altrove nel vortice di strade, dolori, speranze.
Non una vocazione in crisi, bensì l’imperfezione propria, del proprio ruolo e della sua dimora, il voler servire “in un altro modo” si liberano nel romanzo di Francesca Rosso Non più, non ancora (Golem edizioni). Chiara è una donna di 48 anni, è suora, vive in una comunità dedita alla fede e all’insegnamento, si scopre in bilico tra l’accettazione di una