Il megafono di Brumotti e la vera cronaca

Il megafono di Brumotti e le aggressioni che ne seguono – dai lanci di mattoni fino ai colpi di pistola – impressionano e indignano. Ma, con tutto il dispiacere per la troupe, il giornalismo è un’altra cosa e un’altra cosa, più profonda, è quel che lascia nell’animo dello spettatore.

Striscia la notizia lancia come una “campagna contro la droga” ogni irruzione di Brumotti con il megafono nei luoghi dello spaccio. Se l’obiettivo è spargere agitazione e reazioni – che fanno spettacolo – il sistema è quello giusto. Se l’obiettivo è quello di documentare e creare una sensibilità allora la via è un’altra

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Rigopiano, le risate, il senno di poi

La tragedia di Rigopiano è come la valanga: cresce senza sosta. E l’orrore sposta i riflettori: la battuta e le risa su un “bagno alla Spa” colpiscono ma sono l’opposto della gioia di imprenditori DOPO il terremoto dell’Aquila.

Qualche tg ha detto che i due scherzavano durante una tragedia. E’ vero che scherzavano, ma proprio perché incapaci di capire che su Rigopiano stava calando la tragedia. Quello scambio di parole e risate non è il cinismo di chi si diverte nonostante un dramma in atto: è la terribile incoscienza e incompetenza di chi non percepisce la gravità della situazione, tanto da prospettare l’invio di mezzi per l’indomani

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