Quando i conigli beffano gli eroi

Eroe di questi giorni è il poliziotto disarmato ucciso a coltellate a Londra mentre tentava di bloccare il terrorista. Mette tristezza vederlo omologato a non eroi, con un termine che ogni giorno si usa senza risparmio e senza logica.

Nel gorgo sociale dell’individualismo e dell’egoismo leggere di eroi conforta, ma scoprirne ovunque offusca e svilisce il coraggio, a volte il sacrificio di chi lo è davvero. Per la Treccani è eroe “chi, in imprese guerresche o di altro genere, dà prova di grande valore e coraggio affrontando gravi pericoli e compiendo azioni straordinarie”. Ecco alcuni “eroi” di oggi secondo i media.

Nel Varesotto una signora si

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Minzolini, Lotti e la brutta osteria

Nessuno si è stupito delle votazioni in Parlamento a favore di Lotti e poi di Minzolini, ma tanti hanno sofferto il clima da osteria nel quale si celebrava non una persona, bensì una vittoria di casta. Mancava soltanto il gesto dell’ombrello alla magistratura. E al Paese. I giornalisti che hanno fatto cronaca nera hanno visto scene più eleganti quando pregiudicati festeggiavano il compare uscito di galera.

Nella foto qui sopra (Corriere della Sera) mani cercano la pelata del “vincitore” come quelle delle anziane i piedi del Cristo in chiesa. In un altro scatto si libera un pianto commosso. Non fosse per i banchi e le poltrone e gli abiti, poteva essere

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