L’isola è emblema e sensazione d’abbandono e solitudine, approdo del fuggiasco e rifugio del reietto. Ed è nell’isola di Giava che matura e sfiorisce una costola di Hegel, ammirato filosofo e imperfetto padre.
Impastando con straordinaria lievità biografia reale e costruzione fantastica, uno splendido romanzo – La notte negli occhi (Lindau) – scava nell’angolo più privato dell’illustre professore, ne afferra i segreti e li porge come se filmasse il solitario vagare di anime perse nel caos del mondo. L’autore, Francesco Baucia, ha il gusto, senza saccenteria, di trasformare in alta narrativa lembi di vita dei grandi: l’aveva