Anna Frank, il sogno calpestato

Anna Frank in queste poche righe spera nel domani. Che è l’orribile oggi.

“Mi è proprio impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria e della confusione. Vedo che il mondo lentamente si trasforma in un deserto, sento sempre più forte il rombo che si avvicina, che ucciderà anche noi, sono partecipe del dolore di milioni di persone, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto tornerà a volgersi al bene, che anche questa durezza spietata finirà, e che nel mondo torneranno tranquillità e pace. Nel frattempo devo conservare alti i miei ideali, che forse nei tempi a venire si potranno ancora realizzare!”.

Weinstein, gli stupri e il silenzio

Stupri, abusi, ricatti sessuali, La ripugnante storia di Harvey Weinstein contiene un secondo dolore: gli anni di silenzio delle vittime. Al quale si reagisce torcendo su di loro parte della colpa, sospettando un assenso rinnegato, scordando schifo, vergogna, dolore, paura.

Weinstein ha ammesso la sostanza dei fatti, tanto che si è rivolto a una clinica specializzata. Ma l’emotività collettiva è imprevedibile. Colpita da numero e notorietà delle attrici (una trentina) reagisce su più terreni. L’istintiva autodifesa di fronte all’inaccettabile spinge a condannare chi ha taciuto fino a che si è formato il coro e a mettere in dubbio la gravità dell’accaduto

continua a leggere