Messe nere e killer, dolce è la follia

Il killer è appostato sul cavalcavia d’una Torino zittita dalla neve. Sbaglia il primo colpo. Finisce comunque il lavoro e, per altrui errore, scampa al destino che gli hanno preparato. Diviene preda e predatore in una scacchiera di piccola malavita e più potenti disegni, borghesia e messe nere, sorprese erotiche e candore della follia, truffe, violenze private, orrori familiari e indagini di poliziotti sbuffanti e acuti.

Ci sono ambizione, curiosità, approfondimento e una materia varia e corposa nell’inusuale, bel noir di Ivano Barbiero, Il guardiano dei Cavalieri (Fratelli Frilli Editori), “storia esoterica degli Anni ’60” che possiamo anche

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Uccido, umilio e filmo: forse esisto

Uccido o umilio, offendo o sfrutto. E a volte filmo quel che faccio, o ne offro ad altri un beneficio. Trascinato da cinismo e ignoranza? Soprattutto dal  vuoto.

Cinque storie pescate in 24 ore nella cronaca, senza legame fra loro.

1) Un uomo cammina appoggiandosi a un bastone. Mentre uno filma, altri gli portano via il sostegno. Prima ancora di pensare a famiglie e scuole, pensiamo al gesto: può cadere, battere la testa, morire; se ciò non accade, rimane solo, umiliato, disperato, in strada. Su questo episodio si può imbastire un dibattito, si può scrivere un saggio di sociologia. Ma quel che è lampante è la totale assenza di un prima e un dopo: quei ragazzi non hanno pensato ad

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