Il killer è appostato sul cavalcavia d’una Torino zittita dalla neve. Sbaglia il primo colpo. Finisce comunque il lavoro e, per altrui errore, scampa al destino che gli hanno preparato. Diviene preda e predatore in una scacchiera di piccola malavita e più potenti disegni, borghesia e messe nere, sorprese erotiche e candore della follia, truffe, violenze private, orrori familiari e indagini di poliziotti sbuffanti e acuti.
Ci sono ambizione, curiosità, approfondimento e una materia varia e corposa nell’inusuale, bel noir di Ivano Barbiero, Il guardiano dei Cavalieri (Fratelli Frilli Editori), “storia esoterica degli Anni ’60” che possiamo anche