De André e quelli che “lo Stato siamo noi”

E’ uscita su La Stampa una  bella intervista di Nicola Pinna a Cristiano De André.

Dalle domande, pensate e dirette, e dalle risposte, pronte e sicure, emergono la profondità e vastità – con le sue naturali aree grigie e le intensità non confessate – del rapporto tra padre e figlio, il legame con un “mito” del quale il figlio ha seguito con talento le orme, si percepiscono l’amore e la stima che Fabrizio rendeva manifeste agli altri con entusiasmo e a lui con rigore e consigli.

Cristiano racconta e ribadisce la convinzione anarchica e non violenta di suo padre, espressa già in Storia di un impiegato: “Certo bisogna farne di strada

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Impeachment, l’inganno e l’arroganza

Una cosa più di tutte gli italiani non tollerano: le regole. E così che la parola impeachment dilaga e suona come “la mia volontà vale più della tua, quindi levati di torno”.

Molti di noi inventano regole buone soltanto per loro e vogliono abbattere quelle comuni quando ci finiscono in mezzo. Questi giorni di scontro istituzionale, dopo il mancato governo Lega-5stelle, è un coro di disprezzo del rispetto per ruoli, passaggi, competenze stabiliti nella Costituzione che il Movimento voleva salvare dalle pessime modifiche di Matteo Renzi.

L’andazzo è stato chiaro fin da quando Luigi Di Maio (oggi vittima del socio Salvini, non di Mattarella), senza aver ricevuto incarico

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