Era un gatto randagio, solitario e fiero della libertà. All’ora di pranzo veniva davanti a casa nostra e guardava il circo dei quattro cani che balzavano contro il cancello latrando. Rispondeva con un miagolio dignitoso, che pareva voler dire: “Vi pare il caso?”. Per due anni ci ha fatto visita ogni giorno, come un signore alla trattoria di fiducia. Non verrà più.
La prima volta che sentimmo i cani fare i pazzi senza che apparissero persone, vedemmo lui sulla stradina, immobile come in uno scatto fotografico in posa. Uscimmo e posammo un piattino con qualche crocchetta, una ciotola con acqua. Non si avvicinò. Quando fummo rientrati nel giardino, andò ad assaggiare