Portavoce? meglio quello di Totò

“Ma noi parliam dal portavoce / dal momento che ci cuoce”, cantava Totò all’amico Eduardo De Filippo malato. Cantava una macchietta della cultura napoletana, alle prese con un amore contrastato dai genitori di lei. Oggi invece il “portavoce” parre una macchietta della Presidenza del Consiglio.

Rocco Casalino, ben retribuito dagli italiani a Palazzo Chigi, sosteneva all’epoca del Grande Fratello che “i poveri puzzano”. Nessuno, nel corso della sua brillante carriera, l’ha avvertito che le parole senza pensiero mandano davvero cattivi odori e che Whatsapp, a differenza del “confessionale” del sempre più malandato

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Cancro che uccide e cancro di carta

Si spintonano sui social applausi e critiche, talora feroci, a Nadia Toffa, che ha raccontato di sé e del cancro in un libro di imminente uscita. Annunciandolo in Rete,  spiega come è “riuscita a trasformare quello che tutti considerano una sfiga in un dono un’occasione, un’opportunità”. E aggiunge: “Se ci sono riuscita io ci può riuscire chiunque”. Mi permetto qualche considerazione perché è un cammino che ho percorso.

Sono incline alla benevolenza verso chi, superata la malattia, rivela d’apprezzare più in profondità la vita e tenta di “accompagnare” altri. Ma occorrono toni misurati e dolci, perché ci si rivolge a un

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