Oggi hanno girato un filmino di governo sul “mostro in gabbia” Cesare Battisti, condannato. Ieri fu esibito in manette Enzo Tortora, innocente. C’è chi si ribella alle polemiche sullo spot e sfotte: “I ministri in galera, Battisti libero e santo”. Una provocazione, certo, un invito a non trasformare l’indignazione in eccesso di difesa del detenuto, ma è scaldata dall’esibizione del “trofeo”, dalla narrazione del “male imprigionato”.
A quanti mal sopportano il giudizio severo sullo spot è bene ricordare il caso di Enzo Tortora e non certo per accostare Battisti a Tortora, bensì per accostare ciascuno di noi a Tortora